Grado superlativo
L'aggettivo è di grado superlativo quando indica che una determinata qualità è posseduta da qualcuno o da qualcosa al massimo grado. Il grado superlativo può essere relativo o assoluto.
1) Grado superlativo relativo: esprime il grado massimo o minimo di una qualità posseduta da qualcuno o qualcosa relativamente a un gruppo di persone e cose. Mentre il comparativo esprime un paragone solamente con un altro termine, il superlativo relativo si confronta con tutti i possibili termini omogenei. Si forma mettendo davanti all’aggettivo il più, il meno:
Francesco è il più alto della squadra.
Questo film è il meno entusiasmante di tutti quelli che ho visto.
Francesca è la più alta di tutti noi.
Daniela è la meno alta di tutti noi.
Prendiamo ad esempio le seguenti frasi:
Maria è la collega più gentile.
Maria è la più gentile di tutte.
Maria è la più gentile di tutte le colleghe.
Maria è la più gentile delle colleghe.
Maria è la più gentile tra (fra) le colleghe.
Negli esempi si vede che il termine di riferimento, pur espresso in modo diverso, comprende tutti i membri della serie “ altre” ( più gentile di tutte, che sottintende di tutte le altre) o della serie “ colleghe”. Inoltre il termine di riferimento, se espresso, è introdotto dalla proposizione di (semplice o articolata) o, meno spesso, da tra o fra.
L'articolo determinativo davanti al nome o all'aggettivo differenzia il superlativo relativo dal comparativo di maggioranza o di minoranza:
Questo divano è più bello di quello.
= (comparativo di maggioranza)
Questo è il più bel divano che abbia mai visto.
= (superlativo relativo)
2) Grado superlativo assoluto: quando l'aggettivo indica che una qualità è posseduta al massimo grado o in misura elevatissima indipendentemente da ogni confronto e da ogni termine di riferimento. Si forma per lo più con il suffisso – issimo(-a,-i,-e) aggiunto all'aggettivo di grado positivo privandolo della desinenza:
Francesca è altissima.
Una lezione noiosissima.
Delle strade lunghissime.
Alberi altissimi.
Un amico carissimo.
Il superlativo in -issimo può qualche volta essere usato con nomi, comuni e propri:
Il campionissimo.
La finalissima
A questo uso ricorre anche la pubblicità con espressioni come: scontatissimi, occasionissima.
Il superlativo assoluto si ottiene anche:
1) premettendo all'aggettivo di grado positivo un avverbio di quantità ( molto, assai) o un avverbio qualificativo (notevolmente, particolarmente ecc.)
Sono molto stanco.
Gli amici ti hanno trovato assai simpatico.
Era particolarmente adatta a quella parte.
2) intensificando l'aggettivo mediante tutto oppure ripetendo due volte l'aggettivo di grado positivo:
Era tutto concentrato nel suo lavoro.
Se ne stava zitto zitto.
Nella cesta c'è un gatto piccolo piccolo.
3) utilizzando coppie di aggettivi in ordine fisso come:
stanco morto; nuovo fiammante; bagnato fradicio; pieno zeppo; vecchio decrepito,
4) premettendo all'aggettivo di grado positivo dei prefissi quali arci-, sta-, sopra-, sovra-, extra-, ultra-, super-, iper- :
del formaggio grana stravecchio;
Sono arcistufo delle tue lamentele.
Un treno sovraffollato.