Il segno
Supponiamo di dover attirare l'attenzione di un amico che si trova a qualche distanza, ad esempio dall'altra parte della strada, per dirgli di venire presso di noi. Per chiamarlo possiamo usare delle parole, ma possiamo anche fare un fischio oppure un semplice gesto con la mano, possiamo cioè usare segni diversi.
La scelta dei codici dipende dalle situazioni: il gesto è possibile solo se l'amico sta guardando verso di noi e può essere utile se il rumore del traffico è forte. Il fischio è possibile se siamo in confidenza con l'amico e può essere efficace se è uno strumento usato abitualmente. Le parole dal canto loro possono articolare meglio il senso del nostro messaggio. Lo stesso messaggio può essere quindi formulato in modi diversi. In ogni caso l'emittente ha usato il proprio corpo per materializzare, cioè rappresentare materialmente un messaggio. Ogni messaggio per poter essere ricevuto dai sensi del destinatario deve essere tradotto in immagini fisiche (essere cioè percepibile attraverso i sensi) Un pensiero, un sentimento, un'idea, un'opinione che non vengano tradotte in parola, gesto, immagine visiva, scrittura non possono essere trasmessi.
Perché ci sia comunicazione ci devono essere quindi sia un contenuto sia un modo di esprimerlo, e cioè sia un significato sia un significante. Ogni volta che mettiamo insieme un significato con un significante produciamo un segno. Si può dunque dire che:
- si comunica attraverso segni;
- ogni codice produce segni propri;
- noi comunichiamo con i segni di più codici.
Cosa significa mettere insieme?
Usiamo un esempio. Può capitare che noi pensiamo a qualche cosa, che però è ancora così impreciso e confuso che non riusciamo ad esprimerlo: una sensazione nuova, mai provata, una lezione studiata in fretta e non compresa, una situazione sulla quale non avevamo mai riflettuto. In questa fase non riusciamo a comunicare ciò che vorremmo. Possiamo dire che il suo significato non ha ancora trovato il suo significante. Perciò un significato senza significante non è comunicabile. E viceversa, se usiamo un insieme di suoni che non è mai stato usato, al quale non è ancora stato attribuito un significato, nessuno ci comprenderà. Perciò un significante senza un significato non è comprensibile. Ecco dunque cosa significa mettere insieme: per costruire un segno è necessario porre in rapporto tra loro un significato e un significante.
Il segno è il rapporto tra il significato e il significante.
Inventare un segno è facile, se ne possono inventare all'infinito. Un semplice cenno del capo tra due amici, possono servire a trasmettere contenuti comprensibili e anche complessi. Ogni gruppo può inventare un gergo speciale, segni convenuti, regole particolari per comunicare al proprio interno; ma perché un segno serva come mezzo per comunicare, bisogna che almeno due persone siano accordate su di esso, cioè come mettere in rapporto un determinato significato con un corrispondente significante. Questo accordo si chiama convenzione, (dal latino convenire, cioè riunirsi in un medesimo posto e quindi giungere alla stessa decisione). La convenzione deve essere condivisa da tutti coloro che usano lo stesso codice: ad esempio tutti i parlanti devono essere d'accordo sull'so dei segni del codice lingua.
Ecco un dizionario delle parole più difficili della lezione.
Codici: Insiemi di regole e convenzioni condivise che determinano come i segni vengono usati e interpretati. Ad esempio, il codice linguistico include le regole grammaticali e sintattiche di una lingua.
Materializzare: Rappresentare fisicamente un messaggio attraverso segni concreti, come parole, gesti o suoni, affinché possa essere percepito dai sensi del destinatario.
Significato: Il contenuto, il concetto o l’idea che un segno rappresenta. È ciò che il segno vuole comunicare.
Significante: Il mezzo fisico attraverso il quale il significato viene espresso, come una parola, un gesto o un’immagine.
Percepibile: Capacità di essere percepito dai sensi. Perché un messaggio possa essere ricevuto, deve essere percepito attraverso uno o più dei sensi (vista, udito, tatto, olfatto, gusto).
Tradotto: L'atto di convertire un pensiero, sentimento o idea in una forma che può essere comunicata attraverso segni, come parole o gesti.
Segno: Il risultato della combinazione di significante e significato. È un'unità di comunicazione che rappresenta un'idea o un concetto.
Significante e significato: Concetti fondamentali nella teoria del segno, dove il significante è la forma del segno (come una parola o un gesto) e il significato è il concetto o l'idea che il significante rappresenta.
Gergo: Un linguaggio specializzato o un insieme di segni usati da un gruppo specifico di persone, spesso con significati particolari che possono non essere comprensibili al di fuori del gruppo.
Convenzione: Un accordo condiviso tra le persone su come utilizzare e interpretare i segni. È una pratica comune che consente la comunicazione efficace all'interno di un gruppo o tra individui.
Impreciso: Non chiaro o definito con esattezza. Un significato può essere impreciso quando non è ancora ben formulato o chiarito.
Espressione: Il modo in cui un significato viene comunicato o rappresentato attraverso un significante. Può includere parole, gesti, immagini, ecc.
Comprensibile: Qualcosa che può essere capito o interpretato. Un segno è comprensibile se il significante è chiaramente associato al significato da parte del destinatario.
Convenuto: Accordo raggiunto tra più persone riguardo l'uso di determinati segni e codici. È essenziale per la comunicazione efficace e per la comprensione reciproca.
Riempire il significato: Concetto che implica dare forma e definizione a un'idea o pensiero, rendendolo comunicabile attraverso un significante.