il linguaggio politico - Grammatica italiana

Lezione e spiegazione su il linguaggio politico che spiegano i vari argomenti della grammatica italiana in modo semplice, accompagnate da esempi e immagini. Inoltre tanti esercizi per ogni lezione per capire immediatamente quanto compreso.
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Il linguaggio politico

I linguaggi della vita pubblica.

Con questa espressione ci riferiamo a tutti quei linguaggi con i quali il cittadino si confronta nei suoi rapporti con le istituzioni, nell'adempimento di molti suoi doveri, e nell'affermazione dei suoi diritti.

Il linguaggio della politica è di solito associato all'idea di complicato, oscuro, incomprensibile. Analizzandolo si comprende bene come la lingua possa diventare strumento di potere: chi sa utilizzarla con abilità può introdurre valutazioni ideologiche senza che il destinatario se ne renda pienamente conto.

Il linguaggio burocratico si caratterizza per termini antiquati e oscuri per la maggior parte delle persone che non appartengono alla macchina della burocrazia.

Il linguaggio giuridico e quello con cui sono scritte le leggi, i decreti, la Costituzione. Ha strutture e un lessico proprie e non ammette ambiguità né incoerenza e prevede una sola interpretazione.

Il linguaggio politico è per sua natura abbastanza composito. Possiamo distinguere:

a) il lessico

le parole che risalgono ai tempi passati e soprattutto dell'ottocento, quando di sono affermate i principi della rivoluzione francese e le ideologie del liberalismo e del marxismo. Troviamo vocaboli come:

parlamento, maggioranza, minoranza, costituzione, borghesia, capitalismo, elezione, socialismo, comunismo;

- le parole che nascono in epoca recente. Di queste fanno parte:

apertura, chiusura, dialogo;

b) vocaboli ed espressioni che provengono da altri linguaggi settoriali: molto spesso il termine specialistico viene usato attraverso il meccanismo della metafora.

banco di prova, sbandata, svolta, sterzata, (dal linguaggio automobilistico);

staffetta (dall' atletica)

direttrici, arco, vertice, convergenza (dalla geometria)

intervento traumatico, diagnosi, terapia, paralisi (dalla medicina)

franchi tiratori, cecchini, schieramento, sortita, contromanovra (dalla tecnica militare)

correnti (dalla meteorologia)

c) neologismi formati per mezzo di prefissi (o prefissoidi) e suffissi (o suffissoidi).

Tra i prefissi ( e prefissoidi ) più usati abbiamo

anti-, super, pre-, post, euro

post comunismo, antifascista, preelettorale, eurodeputato;

tra i suffissi sono frequenti quelli usati in

– ismo, - ista, -ino,:

trasformismo, leghista, ciellino;

d) numerosi latinismi:

memorandum, referendum, deficit,

ed espressioni cristallizzate dall'uso:

veti incrociati, quadro politico.

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