Il modo imperativo
Esca subito!
L’imperativo è un modo verbale finito, che si utilizza per esprimere ordini, inviti, preghiere, permessi o consigli. L’unico tempo dell’imperativo è il presente, ed essendo possibile coniugarvi soltanto la 1a persona plurale (es: andiamo!) e la 2a persona singolare e plurale (es: vieni qui!, uscite!), tali esortazioni possono essere formulate servendosi di altri modi verbali, vediamo in che modo:
per esprimere un comando che riguardi non il presente ma il futuro, si usa il tempo del futuro indicativo.:
Dopo cena andremo subito al cinema;
- per impartire ordini generici, istruzioni o rivolgersi alla seconda persona informale, si usa l'infinito:
fare attenzione, non disturbare, ecc.;
- per rivolgersi alla terza persona, in termini di cortesia o in luogo di esortazioni e inviti, si usa il congiuntivo:
prego, si sieda, che vengano pure, ecc.;
- per formulare un'espressione negativa, il non anteposto all'infinito del verbo, per la 2a persona singolare (non andare!), anteposto al congiuntivo, per la 3a persona sing. o pl. (non scriva!); si mantiene invece l'imperativo per la 2ª persona plurale (non urlate!)
Questo modo, utilizzato in termini informali, vede l'associazione dei pronomi, ad esempio: guardali, non voltarti (o non ti voltare).
Diversamente, con l'imperativo formale, il pronome precede il verbo: mi dica, ci indichi, ecc.
Raddoppia invece la consonante, con la 2ª persona dei verbi dire, dare, andare, stare, fare.
Es: dimmi, falle, vacci.