L'articolo indeterminativo
Qui c'è il libro di storia. Qui c'è un libro.
Le due frasi che descrivono un semplice fatto, un libro appoggiato sul tavolo, hanno significati molto diversi tra loro. Nella prima viene indicato quello specifico libro: il libro di storia. La parola libro è preceduta dall'articolo determinativo, che rende determinato il nome. La seconda frase contiene un nome generico, che fa riferimento a un libro non specificato, non identificato. L'articolo un, che nella seconda frase precede il nome libro, serve a lasciare il nome nell'indeterminatezza.
L'articolo indeterminativo precede il nome generico.
Ho chiamato un fabbro.
Il significato originario e distintivo dell'articolo indeterminativo è quello di "uno qualsiasi" e, allo stesso modo, di "uno tra tanti"
Quando si usa:
a) per introdurre nel discorso un nome di cui non si era parlato in precedenza:
Un bel giorno un pastore salì sul treno;
b) per indicare una persona o una cosa qualsiasi, una fra tante, che non serve o non si vuole precisare:
Prendi una chitarra e vieni a suonare con noi; Ne ho parlato con un amico;
c) per indicare sia una intera specie sia un singolo elemento di quella specie:
Una gazza non può parlare; Nel laghetto del mio vicino di casa ho visto una rana.
Come si usa
- Un: si usa un davanti a consonante (escluse s impura, z, gn, ps, x) e davanti a vocale.
L'articolo un rifiuta sempre l'apostrofo. Si tratta infatti del troncamento di "uno" e dove c'è troncamento non può esserci contemporaneamente elisione.
- Uno: si usa davanti a s impura, z, gn, ps, x:
un cane, un gatto, un orso, un elefante, un albero, un erede, uno zoccolo, uno gnomo, uno psicologo.
- una: si usa davanti a si usa in ogni caso e si apostrofa se è femminile:
una casa, una porta, una spazzola, una zappa, una xilografia;
un'operaia, un'ala, un'idea, un'erba, un'umidità;
una iena.
Poiché gli articoli indeterminativi hanno soltanto il singolare, si sostituiscono con gli aggettivi indefiniti alcuni, alcune, o con gli articoli partitivi dei, delle, degli, delle:
un cane, / alcuni cani; una mela / alcune mele; un libro / dei libri.
Talvolta l'articolo indeterminativo si premette ai nomi propri di persona e ai numeri. Nel primo caso conferisce al discorso un senso figurato (essere un Giotto), nel secondo indica approssimazione (ci saranno state un centinaio di persone).
Per non sbagliare tra maschile e femminile:
Per evitare errori nell'uso dell'articolo indeterminativo bisogna tenere presente che un non è una forma elisa di uno ma una forma autonoma. Per questo un non vuole mai l'apostrofo (un animale e non un'animale). L'apostrofo nell'articolo indeterminativo è presente solo per elidere la forma femminile “una” quando si trova davanti a una parola che inizia per vocale (un'amica, un'idea). In alcuni casi l'apostrofo è l'unico elemento in grado di far comprendere il genere del nome cui l'articolo indeterminativo si riferisce, come nel caso di un'insegnante (femminile) e un insegnante (maschile)