Tipi di avverbi
Secondo il loro significato ci sono i seguenti tipi di avverbi:
1) avverbi qualificativi (o di modo),
2) avverbi di tempo;
3) avverbi di luogo;
4) avverbi di quantità;
5) avverbi di valutazione;
6) avverbi interrogativi ed esclamativi.
1) Gli avverbi qualificativi (o di modo) indicano il modo in cui si compie una determinata azione espressa da un verbo, oppure un aggiungono una precisazione qualificativa ad un aggettivo o a un altro avverbio. Equivalgono ad un complemento di modo e rispondono alla domanda: come?, in che modo?
Al termine del discorso il pubblico applaudì freddamente.
Non guardarmi storto per quello che ti ho raccontato.
Rientrano in questa categoria la maggior parte degli avverbi in -mente: gentilmente, fermamente, lentamente, freddamente …
avverbi in -one: tastoni, cavalcioni, saltelloni, ginocchioni…
La bambina dormiva bocconi.
gli avverbi che riproducono più o meno fedelmente, parole latine: bene, male, così, come, comunque, altrimenti, volentieri…
Questo esercizio è stato svolto bene.
avverbi che coincidono con la forma maschile singolare dell’aggettivo qualificativo: alto, basso, chiaro, forte, giusto, fisso, veloce ..
Paolo aveva visto giusto.
Il significato di questi avverbi è legato strettamente a quello del verbo a cui si accompagnano in espressioni come:
ridere forte, parlar chiaro, vederci giusto, camminare veloce…
La pubblicità, che è sempre alla ricerca di modi con cui colpire l’attenzione sfrutta spesso la possibilità di usare l’aggettivo in funzione avverbiale. Negli anni venti si affermò nel linguaggio politico lo slogan: Votate socialista. La pubblicità, ha poi costruito su questo modello, messaggi come: vestire giovane, viaggiare sicuro, mangiare sano.
Locuzioni avverbiali qualificative ( o di modo ) sono alla svelta, di corsa, a vicenda, di nascosto, a squarcia gola, a piedi, di nuovo ecc.:
Se ne sono andati alla svelta.
2) avverbi di tempo
Determinano una circostanza di tempo, rispondono alla domanda: quando? . I più frequenti sono ora, adesso, subito, prima, dopo, presto, tardi, spesso, mai, domani, ieri, ancora, già:
Vengo a trovarti domani.
Non tornare tardi.
Mai ha valore positivo nelle frasi interrogative:
Sei mai stato in Messico?
in cui corrisponde a “ qualche volta” nelle frasi condizionali:
Se mai ti capitasse di ripassare da Torino, telefonami .
se è preceduto da non ha valore negativo e rafforza la negazione :
Non ascolta mai;
- può avere valore negativo anche senza la presenza di un'altra negazione, purché sia posto all'inizio della frase:
Mai che sia puntuale!
- o come risposta:
Segui il calcio? Mai
3) Avverbi di luogo
Gli avverbi di luogo rispondono alla domanda: dove? E indicano una posizione nello spazio, specificando se è di lontananza, vicinanza ecc.
Sono qui, qua,quaggiù, quassù, lì, là, laggiù, lassù, fuori, dentro, ne, sopra, sotto, dietro, indietro, altrove, dovunque, dappertutto ecc.
L'ingresso è dietro l'angolo.
Molti di essi ed esempio ( sopra, sotto, fuori, dentro, vicino lontano dietro davanti) possono avere la funzione di preposizioni o locuzioni preposizionali:
Il tavolo si è un po' rovinato sopra. ( avverbio)
Le camere da letto sono sopra il soggiorno ( preposizione )
Silvia abita sopra di te. ( locuzione preposizionale )
Qui, qua, quaggiù, quassù indicano una posizione vicina a chi parla:
Siamo tutti qui.
Mentre lì,là, laggiù, lassù indicano una posizione lontano da chi parla:
L' aquila volò lassù, in cima alla montagna.
In modo simile ai corrispettivi aggettivi dimostrativi questo e quello.
Costì e costà, condividono la sorte dell'aggettivo codesto, che ormai è dimenticato.
Le particelle ci, vi, ne possono essere usate in funzione di avverbi di luogo e corrispondono, le prime due in questo, in quel luogo, la terza a “ da questo, da quel luogo”
Vi torno sempre volentieri.
Se ne andarono ridendo.
Ci e vi si trovano spesso come avverbi di luogo con il verbo essere usato con il significato di “ esistere” , trovarsi
Sul tavolo vi erano due cappelli e qualche matita.
Ci come avverbio di luogo si trova spesso come verbo volere nel significato di occorrere:
Ci voleva un telo grande.
con il verbo entrare in frasi del tipo :
io non c'entro nulla.
Locuzioni avverbiali di luogo sono: qui, di qua, da lontano, qui vicino, qui intorno, là sopra, qui davanti ecc. :
Arrivo da lontano.
4) avverbi di quantità
Gli avverbi di quantità indicano una quantità non precisata, riferita sia a verbi che ad aggettivi o ad altri avverbi e rispondono alla domanda quanto? piuttosto, assai, abbastanza, almeno, appena, affatto ...
La casa era piuttosto disordinata.
Carlo non ha studiato
Affatto ha il significato di “interamente“, “del tutto”, “in tutto e per tutto” e ha quindi valore positivo:
È affatto privo di manualità.
è invece usato più spesso come rafforzativo della negazione, con il valore di “per niente “, “per nulla “,
Il suo discorso non mi è affatto piaciuto.
Tra gli avverbi di quantità si trovano molti aggettivi indefiniti (molto, troppo, ecc.) i quali diventano avverbi quando accompagnano un verbo, un aggettivo o un altro avverbio:
Ieri ho lavorato molto.
La nuova vicina è molto simpatica.
Non guardare troppo il cellulare.
Altri avverbi, quali inoltre, pure, perfino, ancora, addirittura, vengono da alcuni linguisti chiamati aggiuntivi, perché hanno la funzione di indicare un'aggiunta:
Fermati ancora un po'.
Ti informo, inoltre, che il mese prossimo passerò personalmente a ritirare i documenti.
Locuzioni avverbiali di quantità sono più o meno, all'incirca, press' a poco, poco più, poco meno ecc.:
Dista più o meno quaranta chilometri.
5) avverbi di valutazione
Gli avverbi di valutazione esprimono un giudizio di chi parla o chi scrive rispetto a qualcosa. Possono essere distinti in avverbi di affermazione, di negazione o di dubbio.
a) avverbi di affermazione : sono avverbi di affermazione sicuro, certo, indubbiamente, sicuramente, davvero, proprio ecc.:
Sono proprio contento.
Sicuramente hai ragione.
b) avverbi di negazione sono avverbi di negazione non, neanche, neppure,nemmeno:
Neppure Anita l'ha visto.
Non è il più usato degli avverbi di negazione in quanto individua la frase negativa; esso permette di trasformare una frase affermativa in negativa:
Voglio uscire → Non voglio uscire.
o rendere negativo un aggettivo o un avverbio:
È una donna non attraente.
Il ragazzo è cresciuto non poco.
Neanche, nemmeno, neppure si usano insieme alla negazione non quando sono collegate dopo il verbo, senza la negazione non quando invece lo precedono:
Non vado al mare neppure io.
Neppure io vado al mare.
- Si e no sono considerati avverbi di affermazione e negazione, anche se in realtà hanno una funzione sostitutiva in quanto sostituiscono un 'intera frase:
Ci sei andato? Si. (ci sono andato) / No non ci sono andato.
6) avverbi di dubbio
sono avverbi di dubbio forse, quasi, circa, eventualmente, probabilmente ecc.:
Forse arriverò domani.
Locuzioni avverbiali di valutazione sono: di certo, senz'altro, neanche per idea, in nessun modo, se possibile, quasi quasi ecc.
Quasi quasi mi faccio uno shampoo.
Ti chiamerò senz'altro.
7) avverbi interrogativi ed esclamativi
Esprimono una domanda che può riguardare
a) il modo: Come si prepara la torta?
b) il luogo: Dove abiti?
c) il tempo: Quando hai mangiato l'ultima volta?
d) la causa: Perché non sei venuto?
e) la quantità : Quanto è costato ?
f) Si usano nelle interrogative dirette:
Come stai ? (interrogativa diretta )
Dove vai ? (interrogativa diretta )
Dimmi come stai. (interrogativa indiretta)
Dimmi dove vai. (interrogativa indiretta)
g) Molti avverbi interrogativi possono essere usati anche come avverbi esclamativi:
Come era bello!
Ma dove ci hai portato!
Quanto sono felice!