Preposizioni proprie e i complementi
Le preposizioni servono a indicare i più vari rapporti e a formare i complementi indiretti:
" di " è una delle preposizioni di uso più frequente e vario: in linea di massima indica un rapporto fra due elementi della frase.
Specificazione:
La mamma di Francesco è molto affabile.
Abbiamo apprezzato la cucina di Anna.
Ho raccolto alcuni fiori di campo.
Quella è la casa di Rosina.
Hai visto il motorino di mio fratello?
Denominativo:
Il nome di Stefano.
Nella la città di Roma si organizzano molte manifestazioni.
Nel mese di marzo partirò per le vacanze.
Partitivo:
Uno di noi verrà senz’altro.
La stagione calcistica quest’anno non presenta nulla di bello.
Una decina di soldati sono rimasti feriti.
Il più bravo della squadra è stato premiato.
Paragone:
La voce di Emilia è più squillante della mia.
Francesca è più educata di te.
La rosa è meno profumata della viola.
Materia:
Non guardarmi con quegli occhi di fuoco.
Ho comperato una scultura di marmo.
È un cestino di vimini.
Argomento:
Sto leggendo un libro di informatica.
Discutono sempre di calcio.
Causa:
La farà morire di noia.
Piansi di gioia.
Fine:
Devo installare le porte di sicurezza.
Il campo di calcio è ridotto un pantano.
Mezzo:
Preparerò una torta farcita di crema.
Quella donna vive di carità.
Modo o maniera:
Gli attori recitano di malavoglia.
Qualità:
Fu un politico di animo onesto.
Mio sorella è una ragazza di bassa statura.
Abbondanza:
L’albero è carico di mele.
Non posso venire sono oberato di lavoro.
Quel giornale trabocca di immagini.
Privazione:
Quell’uomo è privo di scrupoli.
La siccità provocò una grande carenza di cereali.
Età:
Mia nonna è una vecchia di novant’anni.
Emilia è una bambina di due anni.
Stima:
Quel terreno è di grande valore.
Prezzo:
Ho comperato una villa di quattrocento mila euro.
Colpa:
È accusato di furto.
Pena:
Giovanni è stato multato di quindicimila euro.
Quantità e misura:
Ho bisogno di scarpe del numero trentasette.
Limitazione:
Soffro spesso di alitosi.
Origine e provenienza:
Di dov’è il tuo amico?
La mia famiglia è originaria di Torino.
Tempo determinato:
Di giorno passeggio lungo il fiume.
Espressioni come di giorno in giorno, di punto in bianco.
Distributivo:
di sette in sette.
Moto a luogo:
Andiamo di città in città.
Va di male in peggio.
Le forme articolate della preposizione di (del, dello,della, dei,degli, delle) sono usate anche come articoli partitivi, con il significato di un po’ di…, alcuni, alcune: mi occorre della farina = un po’ di farina, Esco con degli amici.
Quando forma un articolo partitivo la preposizione di perde il valore di preposizione e diventa articolo, e può quindi introdurre i complementi diretti, cioè il soggetto e il complemento oggetto:
Dei ciclisti attraversano la strada.
In città ci sono delle pantere.
Seguite da un verbo all’infinito, la preposizione di introduce le seguenti proposizioni subordinate:
Mi pare di volare → soggettiva
Credo di riuscire → oggettiva
Vi ordino di tornare → finale
Mi spiace di essere arrivato tardi → causale
La preposizione di serve anche a formare:
locuzioni prepositive: prima di, per mezzo di;
locuzioni avverbiali: di su, di giù, di nascosto, di fronte;
locuzioni congiuntive: di modo che ecc.
La preposizione di si usa come prefisso nella formazione dei verbi derivati o composti. Molto spesso presenta la forma originaria latina de. Nei derivati e nei composti la preposizione de/di indica:
derivazione: derivare, decedere, detrarre;
distacco: divergere, divincolare
negazione: decrescere, decolorare, deformare, destabilizzare.