Subordinate consecutive
Era così stanco da non reggersi in piedi.
Le acque del lago erano così calme che le montagne circostanti vi si riflettevano.
Se incontriamo un periodo come questo dell'esempio, vediamo che le subordinate esprimono una conseguenza dell’azione o circostanza espressa nelle rispettive proposizioni principali; per questo motivo si chiamano consecutive. Nella forma esplicita le consecutive sono espresse mediante:
così...che
tale…che
in modo...che
tanto...che
+ modo finito del verbo (indicativo)
Ma possiamo scoprire un nesso logico di valore consecutivo anche nei periodi come i seguenti:
Era così stanco da non reggersi in piedi.
All’interno della banca le telecamere erano collegate in modo da riprendere tutti i cliente.
Ero tanto commosso da non poter parlare.
Anche in questo caso ci sono due subordinate, espresse però in forma implicita; tale forma viene costruita mediante:
da + l’infinito
ed è spesso preceduta da tale, così, ecc.
Leggiamo questi esempi:
Camminai tanto, che tornai a casa stanco morto.
La nebbia era così fitta, che si vedeva a mala pena..
Ero tanto commosso da non poter parlare.
Se osserviamo gli esempi, notiamo che le proposizioni reggenti non avrebbero senso compiuto se fossero isolate dalle loro consecutive.
Camminai tanto ...
La nebbia era così fitta...
Ero tanto commosso...
Ciò deriva deriva dal fatto che la proposizione reggente contiene in sé la prima parte del nesso logico ( tanto, così) ed esige perciò necessariamente che il pensiero sia continuato e completato.
Per le consecutive la forma implicita è possibile solo quando il soggetto della principale e quello della subordinata coincidono. Ciò nonostante non è difficile trovare forme letterarie in cui la consecutiva è espressa in forma implicita anche quando il suo soggetto non è lo stesso della principale. In questi casi, per altro rari, il soggetto della consecutiva deve essere necessariamente espresso.
Il suo comportamento era tale da risultarne sorpresi per primi gli amici più intimi.