Il complemento oggetto
Come sai, elementi essenziali della proposizione sono il soggetto e il predicato; ma se ti dicessi:
Il compagno incolpò ...
Il ragazzo disse...
subito ti faresti le domande: chi incolpò quel compagno? che cosa disse il ragazzo?
Puoi completare le frasi così:
Il compagno incolpò Matteo.
Il ragazzo disse la verità.
Adesso l'azione espressa dal verbo ha senso compiuto. Queste parole (Matteo e la verità) che completano il significato del verbo transitivo attivo indicano l'oggetto su cui va a cadere l'azione espressa dal verbo. Il complemento oggetto risponde alle domande chi?, che cosa? poste dopo il predicato.
Il complemento oggetto accompagna solo verbi transitivi attivi. Ma, osserva:
Visse una vita di sacrifici.
Ha combattuto una buona battaglia.
Non dormì sonni tranquilli certamente.
Vivere, combattere, dormire sono verbi intransitivi: come mai sono accompagnati dall'oggetto? Questo è un caso del tutto particolare.
Osserva attentamente il complemento oggetto e non ti sarà difficile constatare che o ha la medesima radice del verbo (visse, vita) o è di significato affine al medesimo (combattere, battaglia - dormire, sonno). Si ha in casi come questi, il complemento dell'oggetto interno, il quale si accompagna ad alcuni verbi intransitivi, ed è così chiamato perché indica oggetto già contenuto nel significato del verbo.
Il complemento oggetto è anche chiamato diretto perché si unisce al predicato direttamente, e cioè senza la mediazioni di preposizioni. Lo si può trovare, tuttavia, anche introdotto da preposizioni (che sono però articoli partitivi) come puoi vedere dagli esempi seguenti:
Lassù abbiamo trovato (chi) degli alpinisti = alcuni alpinisti.
Ti darò (che cosa?) dei libri (certi libri) che ti saranno utili.