Il posto dell'aggettivo qualificativo
Il cielo sereno.
Il sereno cielo.
Un aggettivo qualificativo può trovarsi prima o dopo il nome con cui è concordato. In molti casi la posizione dell'aggettivo è indifferente, perché non cambia il valore comunicativo del suo significato.
Un lavoro faticoso / un faticoso lavoro;
Un viaggio scomodo / uno scomodo viaggio,
Un fiore profumato / un profumato fiore,
Una macchina veloce / una veloce macchia;
- soprattutto se gli aggettivi qualificativi sono più di uno:
Un discorso lungo, noioso e inconcludente;
Un film pauroso e insensato.
L'aggettivo qualificativo, specifica le qualità e le caratteristiche del nome. La presenza dell'aggettivo può essere indispensabile per la comprensione della frase per esempio:
Portami la cartelletta verde: l'aggettivo verde serve ad individuare un certo tipo di cartelletta ed escludere nello stesso tempo tutte le cartellette che non sono verdi;
può invece, essere un semplice arricchimento del significato del nome e perciò non risulta indispensabile.
Per esempio:
L'allegro vociare dei ragazzi risuonava nell'aria.
L'aggettivo allegro può essere eliminato senza alcuna conseguenza per la comprensione della frase.
Tuttavia, anche quando l'aggettivo non è necessario, il suo uso è lo stesso importante, in quanto ha la capacità di arricchire il significato del nome.
a) seguono il nome che qualificano se hanno funzione distintiva- restrittiva, cioè se la qualità che esprimono distingue l'oggetto in questione opponendolo ad altri:
Ho visto il negozio nuovo di Luca,
la posizione dell'aggettivo sta ad indicare che il negozio da me visto è quello nuovo e non quello vecchio.
La stessa funzione distintiva / restrittiva che ha l'aggettivo verde nell'esempio "Portami la cartelletta verde",
b) precedono il nome che qualificano se hanno solo una funzione descrittiva, non restrittiva.
Ho visto il nuovo negozio di Luca,
la posizione dell'aggettivo ti dice il negozio è nuovo, ma non la oppone ad altri possibili negozi.
- La collocazione dell’aggettivo prima del nome è frequente quando l’aggettivo è usato in senso figurato.
1) aggettivo + nome determina un senso figurato;
2) nome + aggettivo determina un significato letterale dell’aggettivo.
per esempio, l'aggettivo alto:
un alto prelato = importante,
un prelato alto = di statura;
grosso:
un grosso imprenditore = importante;
un imprenditore grosso = di peso;
vecchio:
una vecchia amica = di vecchia data, che conosco da molto tempo;
un'amica vecchia = di età;
bello:
una bella dormita = lunga;
una dormita bella = non si può dire;
buono:
essere un buon medico = bravo, esperto;
essere un medico buono (in questo caso l’aggettivo buono è riferito alla persona e non alla professione);
certo:
essere avere certe informazioni = alcune;
avere informazioni certe = sicure;
diverso:
guardare diversi film = parecchi, molti;
guardare film diversi = di vario genere;
grande:
ammirare una grande scultura = artisticamente notevole;
ammirare una scultura grande = di notevoli dimensioni;
nuovo:
comprare un nuovo cellulare = un altro, un ulteriore;
comprare un cellulare nuovo = non usato;
povero:
essere un pover’uomo = meschino o infelice;
essere un uomo povero = non ricco, senza possibilità economiche.
- L’aggettivo va collocato obbligatoriamente dopo il nome:
1) quando è un alterato:
una strada piccolina
(non: una piccolina strada);
2) quando regge un complemento:
Una strada piena di auto.
(non: una piena strada di auto );
3) quando deriva da un participio presente o passato:
una situazione esilarante,
un fienile ristrutturato.
4) quando sono aggettivi di relazione, cioè aggettivi che derivano da nomi ( estate-estivo; elettricità-elettrico) e indicano una relazione con il nome di base:
un biglietto aereo.