L'analisi grammaticale dell'avverbio
Fare l'analisi grammaticale dell'avverbio è molto semplice, proprio perché si tratta di una parte invariabile del discorso, che porta poche informazioni e dotata di poche funzioni.
COME SI FA L'ANALISI GRAMMATICALE DELL'AVVERBIO?
1) Leggi con attenzione la frase e separa ogni parola dall'altra.
2) Trova le parole che potrebbero essere avverbi.
3) La prima domanda che devi farti è se è un avverbio semplice o composto oppure una locuzione avverbiale;
4) Controlla se nella frase ci sono aggettivi con funzione avverbiale.
5) Trovato l'avverbio, la locuzione o l'aggettivo usato in funzione avverbiale, devi adesso individuare se si tratta di un avverbio di modo, di luogo, di tempo, di quantità, di giudizio, interrogativo o esclamativo.
6) Se si tratta di avverbi di luogo, tempo o di modo, devi stabilire, quando è necessario, se il grado è positivo oppure comparativo (di maggioranza, minoranza o uguaglianza) ovvero se siamo di fronte a un superlativo (relativo o assoluto)
7) Se si tratta di avverbi di giudizio, indica se si tratta di avverbi di affermazione, negazione o dubbio.
8) Indicare, quando è il caso, se si tratta di un avverbio alterato (diminutivo, vezzeggiativo, accrescitivo, o dispregiativo).
Qui di seguito alcuni esempi.
Lo seguiva fedelmente.
= avverbio di modo.
Parlo volentieri.
= avverbio di modo.
Ho visto di peggio
= avverbio di modo, grado comparativo.
Mi sento benissimo
= avverbio di modo, grado superlativo.
Lavora abilmente
= avverbio
Sono dappertutto
= avverbio.
Stasera esco
= avverbio di tempo determinato.
Ieri è piovuto
= avverbio di tempo determinato
Sono arrivata velocemente a destinazione
= avverbio di modo di grado positivo.
maggiormente
= avverbio.
Non verrò mai
= avverbio di negazione.
Vorrei meno formaggio.
= avverbio di quantità.
Non ho capito cosa vuoi.
= avverbio di negazione.
Sono frequentemente assente da scuola.
= avverbio di tempo di grado positivo.
Abbiamo bevuto troppo
= avverbio di quantità.
Questo è meglio
= avverbio di modo.
Stefano abita lontano.
= avverbio di luogo di grado positivo (aggettivo qualificativo maschile singolare con funzioni di avverbio).
Certamente telefonerà
= avverbio di affermazione.
Emilia è arrivata all'improvviso ridendo.
= locuzione avverbiale di tempo.
Probabilmente telefonerà nel pomeriggio.
= avverbio di dubbio.
Forse avrei dovuto essere più attenta.
= avverbio di dubbio.
Mi trovo qui per studio
= avverbio di luogo.
Paolo abita lontanissimo
= avverbio di luogo di grado superlativo assoluto (vicino: aggettivo qualificativo maschile singolare con funzione di avverbio).
Come stai? Benino.
= come: avverbio interrogativo, benino = avverbio di modo di grado positivo, alterato, diminutivo.
Perché non torni stasera?
= perché: avverbio interrogativo, non = avverbio di negazione, stasera = avverbio di tempo.
Camminava velocemente lungo il canale.
velocemente = avverbio di modo, lungo = avverbio di luogo (aggettivo qualificativo, positivo, maschile).
Non vedo spesso mio fratello perché abita fuori città.
Non= avverbio di negazione, spesso = avverbio di tempo, fuori = avverbio di luogo.
Vai a Genova? Ci vengo anche io!
ci: avverbio di luogo.
là
= avverbio di luogo;
Li ho visti proprio là;
Non ho visto nessuno là;
Non c'è niente di interessante là.
La natura grammaticale di alcuni avverbi può essere riconosciuta solo se l'avverbio si trova inserito in una frase, poiché la sua forma è uguale a quella di parole appartenenti ad altre arti del discorso . Questo si verifica in particolari nei seguenti casi:
1. gli avverbi come (parlare) chiaro, piano, (abitare) vicino, lontano, che hanno forma uguale ad aggettivi qualificativi;
2. molti avverbi di quantità come poco, tanto, molto, alquanto ecc., che hanno forme uguale ad aggettivi e pronomi indefiniti;
3. gli avverbi interrogativi ed esclamativi come, quando, e perché, hanno funzione di congiunzioni subordinanti quando introducono una proposizione subordinata.