L'accordo dell'aggettivo
L’aggettivo per la sua stessa funzione aggiuntiva, va sempre riferito al nome, e con esso concorda nel genere e nel numero.
un giorno freddo
l’acqua fredda
una regola facile
dei compiti facili.
L’aggettivo è l' attributo del nome, in quanto gli attribuisce una qualità, inoltre, se è unito al nome tramite le forme del verbo essere, diventa predicato nominale.
L’accordo nel genere e nel numero è evidente quando l’aggettivo si riferisce ad un solo sostantivo, se invece lo stesso aggettivo si riferisce a più di un sostantivo, l’accordo non è sempre uniforme, e potresti avere qualche dubbio. Perciò, quando l’aggettivo è in funzione di predicato come per esempio:
La casa è grande,
I libri sono stati ritrovati intatti,
l’accordo è preciso; cioè:
a) se i due (o più nomi) sono di genere maschile, l’aggettivo-predicato si metterà al plurale maschile:
Il ricco e il povero non sono uguali.
b) se i due o più nomi sono di genere femminile, l'aggettivo -attributo si mette al plurale femminile:
La casa e la stanza sono luminose.
c) se i due o più nomi sono di genere diverso, l’aggettivo- predicato lo dovrai mettere al plurale maschile:
mio sorella e mio nipote sono studiosi.
L’accordo però, non è così preciso, quando l’aggettivo fa da attributo, cioè quando è contiguo ai nomi che qualifica.
Ci possono essere i seguenti accordi:
a) se i due sostantivi sono dello stesso genere e sono singolari, l’aggettivo si accorda nel genere (maschile o femminile) secondo che il maschile o femminile sia il genere dei due o più nomi, e si mette generalmente al plurale:
Possedere una macchina e una villa comodissime.
Ho comperato un maglione e un cappello molto belli.
b) se i due o più nomi sono ciascuno di numero singolare ma di genere diverso, l’aggettivo si mette al plurale maschile:
Ho visto tua sorella e tuo fratello felicissimi;
Conosciamo una signora e un signore molto generosi.
c) Ma quando i due nomi, usati al singolare sono di significato simile, l’aggettivo – attributo si accorda solo con il nome più vicino, sia nel genere che nel numero:
Abbiamo recitato una poesia e un monologo interessante
(ma anche interessanti)
questo accordo con il solo nome più vicino è necessario quando i vari nomi sono disposti a gradazione e l’ultimo riassume i precedenti:
La terra, il mare, il cielo, l’universo è tutto per noi.
Le sue maniere, i suoi sentimenti, le sue idee tutto è in lei generoso
d) Questo accordo con il solo nome più vicino, si usa quando i duo o più nomi di genere diverso sono usati al plurale:
Ho visto laghi e pianure immense,
di solito si usa mettere per ultimo il nome maschile per accordare l’aggettivo con esso:
Ho superato laghi e pianure immense
ACCORDI PARTICOLARI
1) Ad un sostantivo plurale possono corrispondere due o più aggettivi di numero singolare, quando ognuno di essi indica un solo elemento di ciò che è espresso nel nome plurale:
Le lingue italiana, francese,spagnola e portoghese derivano dal latino.
Scegliemmo i colori verde giallo e rosso.
2) Quando due sostantivi sono uniti dalla congiunzione “o” si preferisce accordare l’aggettivo - attributo al nome più vicino:
Vuoi una bibita o un te freddo?
3) Ma, qualche volta, l’accordo con il solo nome più vicino può creare dubbi:
mangerò una pesca o una mela cotta,
oppure per meglio precisare l’indicazione dell’aggettivo al primo nome:
mangerò una pesca o una mela cotte,
oppure
mangerò una pesca cotta o una mela cotta.
4) Un accordo particolare è quella dell’aggettivo- attributo con due sostantivi uniti dalla preposizione “di”, come:
due calze di lana verde,
oppure due calze di lana verdi.
A volte la distinzione è richiesta nel senso:
due fili di cotone rosso,
e
due fili di cotone rossi,
(e meglio: due fili rossi di cotone).
5) Con un nome collettivo seguito da un complemento al plurale, l’aggettivo - attributo si accorda con quest’ultimo:
Una folla di uomini infuriati;
Una moltitudine di ragazzi scatenati,
Un esercito di soldati sconfitti…
a meno che l’aggettivo-attributo si riferisca soltanto al collettivo:
Una folla di donne compatta e ondeggiante,
un complesso di musicisti eccellenti,
e
anche un complesso di musicisti perfetto.
L’aggettivo possibile rimane invariato dopo una locuzione superlativa:
il più possibile,
il meglio possibile,
il meno possibile,
il peggio possibile.