Verbi transitivi e intransitivi
a)
La professoressa chiuse la finestra.
La ragazza batte le mani.
b)
La rana gracida.
Il sole tramonta.
Togliamo adesso le parole finestra e mani (e cioè il complemento oggetto) dagli esempi del primo gruppo, e subito ti accorgerai che il pensiero non è concluso e rimane come in sospeso.
La professoressa chiuse ...;
La ragazza batte ...
sorgono spontanee le domande: cosa chiude la professoressa? che cosa batte la ragazza?
Come vedi per la completezza del pensiero con i verbi considerati è necessario un complemento oggetto su cui vada a concludersi l' azione espressa dal verbo.
Considera adesso gli esempi del secondo gruppo: in essi appare solo il soggetto e il verbo che indica l'azione; eppure il senso è completo.
Transitivi si dicono quei verbi che esprimono azione che dal soggetto che la compie si riversa, transita, cioè passa, si conclude su un oggetto che la riceve.
Intransitivi quei verbi che esprimono azione che rimane nel soggetto.
Come distinguere un verbo transitivo da un intransitivo?
Così:
Bere.
Io bevo: che cosa? Acqua.
Il verbo può avere l'oggetto: è transitivo.
Incontrare.
Io incontro: chi? Pippo.
Il verbo può avere l'oggetto: è transitivo.
Partire.
Io parto: chi? che cosa?
Non posso rispondere a questa domanda: il verbo non può avere l'oggetto: è intransitivo.
La distinzione tra verbi transitivi e intransitivi non è così netta nella pratica.
Osserva le seguenti coppie di esempi:
Pippo studia la poesia. / Pippo studia.
Tutti cantavano allegre canzoni. / Tutti cantavano.
Nel primo esempio di ogni coppia il verbo ha l'oggetto e dunque è usato transitivamente; nel secondo esempio, al contrario l'oggetto manca e il verbo, anche se di natura transitiva, è usato intransitivamente.
Alcuni verbi, dunque, anche se di natura transitiva, nel discorso possono assumere ora valore transitivo, ora intransitivo: il diverso valore viene indicato dalla presenza o no del complemento oggetto.