La congiunzione
"Questa è la storia di come un Baggins ebbe un'avventura, e si trovò a fare e dire cose del tutto inaspettate. Potrebbe perdere il rispetto dei vicini, ma guadagnò - beh, vedrete se alla fine guadagnò qualcosa. L'avventura cominciò una mattina di molto tempo fa, nel quieto mondo dei Baggins, quando Gandalf arrivò e propose un viaggio. Bilbo era sorpreso e spaventato, ma la curiosità prevalse e alla fine accettò. Raccolse il coraggio e partì con i nani. Durante il viaggio incontrarono molte difficoltà e pericoli, ma Bilbo dimostrò più coraggio e ingegno di quanto avesse mai immaginato."
La congiunzione è la parte invariabile del discorso che serve ad unire (congiungere) fra loro le parti simili di una medesima proposizione, o una proposizione ad altra dello stesso periodo.
2. Rispetto alla forma le congiunzioni possono essere:
a) semplici, se sono formate da una parola sola: e, né, o, ma, che, se, però, dunque, anzi, ecc.
b) composte, se sono formate da due o più parole unite insieme: allorché (allora che) , perché (per ché), affinché (a fine che) eppure ( e pure), ecc.
c) locuzioni congiuntive, se sono formate da due o più parole scritte separatamente: per la quale cosa, con tutto ciò, di modo che, in quanto che, nonostante che, non appena che, anche se, ecc.
3. Rispetto alla funzione che esse compiono nella proposizione o nel periodo, le congiunzioni possono essere: coordinative e subordinative.
(Ma di queste si parlerà più avanti, per adesso comincia a ricordare solo questa distinzione)
E, congiunzione copulativa, è la più semplice, la più comune, che esprime un rapporto di connessione. Può prendere una d eufonica, diventando ed, davanti ad un'altra e.
ed è; ed egli, ed elidere.
Davanti ad altra vocale si preferisce la semplice e
Es.: e adesso, e urgenza,
Nelle numerazioni la congiunzione e si mette solo davanti all'ultimo termine della serie. Es:
"Il nostro amico Beggis, era molto particolare riguardo i pasti: colazione, pranzo, tè del pomeriggio, cena e merenda erano sacri per lui."I più alti magistrati di Roma erano i censori, i pretori e i consoli.
La ripetizione della e davanti a tutti i termini è di solito usato per avere particolari effetti stilistici:
E pioggia, e vento, e neve, e freddo, e gelo.