L’aggettivo
Un altro compagno del nome, oltre all’articolo, è l’aggettivo, infatti, gli è legato come la sua ombra. L’aggettivo serve a qualificare o specificare il nome. Gli aggettivi che esprimono una qualità si chiamano qualificativi, mentre quelli che specificano una particolare determinazioni si dicono determinativi. I primi sono tantissimi e crescono sempre più, perché la lingua è sempre in continua evoluzione; gli aggettivi determinativi, invece, sono di numero limitato e fisso e hanno forme e usi speciali.
- Leggi, questo breve passo tratto dal libro "Lo hobbit".
Ma cos'è uno hobbit? Immagino vadano descritti, visto che sono ormai rari. Gli hobbit sono gente piccola, alta la metà di noi, e più bassa dei barbuti nani. In loro non c'è niente di magico, a parte quella magia che li aiuta a sparire silenziosi e rapidi; hanno la tendenza a mettere su pancia. Vestono con colori vivaci e non hanno scarpe.
Queste parole che sono aggiunte al nome a che hanno numerose funzioni sono aggettivi.
L'aggettivo è la parte variabile del discorso che si aggiunge al nome per indicarne una qualità
aggettivo qualificativo; o, per meglio indicarlo e determinarlo: dimostrativo, numerale, possessivo, indefinito, interrogativo.
L'aggettivo qualificativo
Quando diciamo amico, pane, gioia, intendiamo nominare una persona o una cosa o un concetto come:
un amico simpatico.
il pane bianco.
una gioia breve.
Una parola, quindi, come.
simpatico,
bianco,
breve.
la quale si aggiunge al nome e ne indica una qualità (qualunque sia, positiva o negativa), costituisce un aggettivo qualificativo.
Le qualità che si possono attribuire agli esseri animati, alle cose e ai concetti, sono tante, quasi innumerabili, tutte quelle che può pensare il nostro intelletto.