Gli Aggettivi Dimostrativi
Introduzione agli Aggettivi Dimostrativi
L’aggettivo dimostrativo ha la funzione molto importante di indicare e mostrare un oggetto (persona, cosa, concetto). Si usa più nel linguaggio parlato, e il più delle volte è accompagnato ad un gesto (parlando, il dimostrativo si evidenzia con l’indice teso).
Le forme principali sono "questo" e "quello", a cui si aggiunge "codesto", che però l’uso è limitato al Toscano e al linguaggio burocratico. Delle tre forme, "questo" e "quello" sono le più comuni, mentre "codesto" ha un uso limitato.
Capire quando e come usare gli aggettivi dimostrativi è essenziale per esprimersi chiaramente. Ogni aggettivo dimostrativo ha un preciso impiego che dipende dalla vicinanza dell'oggetto rispetto a chi parla e a chi ascolta.
Vediamo insieme come utilizzare correttamente questi aggettivi.
Uso di "questo", "quello" e "codesto"
"Questo" si usa per mostrare un oggetto, persona o cosa vicino a chi parla. Ad esempio:
Ti regalo questo libro
(intendendo un libro che mi sta vicino o che ho tra le mani o sotto gli occhi)
"Codesto" si usa per indicare un oggetto vicino a chi ascolta. Questo aggettivo è più comune in Toscana e nel linguaggio burocratico. Ad esempio:
Dammi codesto libro
(se si vuole indicare un libro più vicino a chi ascolta)
"Quello" si usa per indicare un oggetto lontano sia da chi parla che da chi ascolta. Ad esempio:
Chiudi quella porta
(una porta che è lontana sia da chi parla che da chi ascolta).
Gli Avverbi di Luogo
Ai tre aggettivi dimostrativi corrispondono gli avverbi di luogo "qui" e "qua" (per "questo"), "costì" o "costà" (per "codesto"), "lì" o "là" (per "quello"). Questi avverbi rafforzano il significato degli aggettivi, soprattutto nel parlato.
Questo qui o qua, codesto costì o costà, quello lì o là.
Quando l’aggettivo dimostrativo è legato al suo nome, la particella avverbiale si mette dopo. Ad esempio:
Prendi questi libri qui.
Di chi è quella casa là?
Questi avverbi aiutano a specificare ulteriormente la posizione dell'oggetto rispetto a chi parla e a chi ascolta.
Accordo degli Aggettivi Dimostrativi
Tutti e tre gli aggettivi si accordano con il nome secondo il genere e il numero, seguendo le quattro desinenze della prima classe degli aggettivi qualificativi. Ad esempio:
Questo vecchio,
questa cosa,
questi uomini,
queste donne.
"Questo" e "questa" si apostrofano davanti a vocale:
quest’albero, quest’anatra.
Mai al plurale:
questi alberi, queste onde.
Le forme di "quello" si regolano come l’articolo determinativo:
Quel signore,
quell’amico,
quello spirito,
quello zero,
quello gnomo.
Al maschile plurale, "quelli" è usato in posizione assoluta:
I miei figli sono quelli là..
Con il troncamento davanti a consonante:
Quei signori,
quegli amici,
quegli spiriti,
quegli zeri.
Al femminile, la forma intera davanti a consonante:
Quella signora,
quell’arte,
quelle signore,
quelle arti.
Aggettivi Stesso e Medesimo
Gli aggettivi "stesso" e "medesimo" (più usato il primo per la sua brevità) indicano la somiglianza o l’identità più o meno perfetta. Ad esempio:
È lo stesso uomo di prima.
Abbiamo fatto lo stesso errore.
La forma "medesima" è più rara e si usa nel linguaggio letterario. Ad esempio:
Ho la medesima intenzione.
Mi ha telefonato la professoressa stessa
(cioè lei in persona).
Specie con i pronomi personali: Io stesso, tu stesso,
Gli parlerò io stesso,
Conosci te stesso,
Lo diceva a se stesso,
Parlavano con se stessi.
Aggettivi Simile, Siffatto, Tale, Certo e Altro
Hanno valore dimostrativo anche gli aggettivi "simile" e "siffatto". Ad esempio:
Una simile idea è da scartare
(cioè questa idea, tale idea è da scartare).
Non mi piacciono simili decisioni.
Gli aggettivi indicativi "tale", "certo" e "altro" possono avere valore dimostrativo e indefinito. Ad esempio:
Un tale comportamento non è accettabile.
Certe persone sono davvero gentili.
Questi aggettivi arricchiscono il nostro modo di esprimere e descrivere le cose, rendendo il linguaggio più preciso e variato.