L’avverbio può essere formato da una o più parole. È una parte invariabile del discorso che si pone vicino al un verbo, ad un aggettivo, ad un altro avverbio o ad un’intera farse per precisarne o modificarne il significato. Può avere diverse tipologie:
- modo → bene, piano, bene, male, cioè, volentieri, dolcemente, fortemente;
- tempo → presto, poco fa, adesso, ora, oggi, ieri, allora, sempre, dopo, talvolta;
- luogo → qui, là, lassù, lì, quaggiù, ovunque, vicino, fuori;
- quantità → molto, poca,troppo, poco, molto, nulla, affatto, altrettanto, quasi,
- di affermazione→ sì, certamente, sicuramente, certo, davvero, proprio;
- di negazione → no, non, neppure, neanche, giammai, nemmeno;
- interrogazione / esclamazione → come, dove, quando;
- di dubbio → forse, probabilmente, magari, quasi, circa.
L’avverbio accompagna principalmente il verbo → Paolo parla velocemente,
ma può accompagnare anche un aggettivo → Questo cappello è troppo grande,
un altro avverbio → Marco ci aiuterà sicuramente volentieri,
un nome → C’era forse Maria ?.
Gli avverbi di affermazione, negazione e giudizio sono raggruppati negli avverbi di giudizio.
Alcuni avverbi sono facilmente individuabili tenendo conto del loro significato, come avviene per quelli di affermazione, di negazione e di dubbio; per altri è utile porsi alcune domande.
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per gli avverbi di modo: come? → lentamente, dolcemente,..
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per gli avverbi di tempo: quando? → ieri, domani,…
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per gli avverbi di luogo : dove ? → laggiù, qui,…
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per gli avverbi di quantità : quanto? → troppo, poco,…
Attenzione a non confondere un avverbio con un aggettivo indefinito:
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Io frequento molti amici → concorda nel genere e nel numero con il nome a cui si riferisce: è un aggettivo;
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Io frequento molto gli amici → è invariabile nel genere e nel numero e specifica il significato del verbo: è un avverbio.
Per alcuni avverbi è necessario prestare attenzione all’ortografia, che riguarda l’uso dell’accento.
I MONOSILLABI
Tra gli avverbi di luogo :
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si accentano là e lì, per distinguerli dall’articolo la e dai pronomi personali la e li.
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non si accentano qui e qua, in quanto non ci sono altri monosillabi da cui distinguerli, e neppure su.
Tra gli avverbi di affermazione:
L’ avverbio può essere il risultato dell’unione di due avverbi, ottenuta raddoppiando l’iniziale del secondo come:
[esempio] quaggiù → qua + giù;[/esempio]
[esempio] laggiù →là + giù;[/esempio]
[esempio] lassù → là +su.[/esempio]
Gli avverbi possono essere formati anche dall’unione di un avverbio con un nome:
[esempio] tale + volta → talvolta.[/esempio]
Come gli aggettivi, anche gli avverbi, soprattutto quelli di modo, possono avere un grado comparativo, il grado superlativo
→ più velocemente, meno lentamente,
o forme alterate, (alcuni avverbi possono essere alterati, proprio come i nomi
→ pochino (diminutivo di poco), maluccio (vezzeggiativo di male), benone (accrescitivo di bene), malaccio (dispregiativo di male).
Molti avverbi, come gli aggettivi qualificativi, possiedono il comparativo di maggioranza, di minoranza e di uguaglianza. Hanno anche le forme del superlativo, sia assoluto (tardissimo) che relativo (il più rapidamente).
Per alcuni avverbi, inoltre, esistono forme particolari di comparativo e di superlativo, come si vede dalla tabella.
LOCUZIONI AVVERBIALI
Locuzioni avverbiali: cosa sono, a cosa servono, quali sono, come riconoscerle, come farne l’analisi grammaticale.
Cosa sono e a cosa servono.
Le locuzioni avverbiali sono combinazioni fisse di due o più parole che vanno a sostituire l’avverbio.
Quali sono e come riconoscerle.
Locuzioni avverbiali qualificativi o di modo (di valore analogo agli avverbi qualificativi o di modo) rispondono alla domanda come? in che modo? e specificano la modalità dell’azione.
di modo: di corsa, così così, a più non posso, in un batter d’occhio,a casaccio, a fatica, a forza, a quattr’occhi, a precipizio, a squarciagola, al contrario, a piedi, all’antica, alla meno peggio, alla svelta, così così, di buon grado, di corsa, di proposito, di sicuro, di solito, di fretta e furia, in genere, per caso, per davvero, sul serio ecc.
[esempio]Arriveremo in un batter d’occhio;[/esempio]
[esempio]Ti devo parlare a quattr’occhi;[/esempio]
[esempio]Ho fatto tutto questo alla meno peggio.[/esempio]
[esempio] Paola prende tutto alla lettera. [/esempio]
[esempio] Marco corre a rotta di collo. [/esempio]
[esempio] Laura ha sistemato tutto in quattro e quattr'otto.[/esempio]
[esempio] Le cose vanno di bene in meglio. [/esempio]
[esempio] Claudia ha superato l'esame per un soffio. [/esempio]
[esempio] Giovanni fa sul serio. [/esempio]
[esempio] Dobbiamo parlare faccia a faccia.[/esempio]
Locuzioni avverbiali di luogo → a sinistra, al centro, a lato, all’indietro, alla fine, da lontano, da vicino, da queste parti, di fianco, di là, di qua, di sopra, di sotto, in basso, in cima, in coda, in giro, nei dintorni, nei paraggi, per di qua, per di là ecc.
Di valore analogo agli avverbi di luogo, rispondono alla domanda dove? e precisano il luogo in cui si svolge un’azione o la posizione di qualcuno o qualcosa. In analisi logica essi costituiscono dei complementi avverbiali di luogo.
[esempio]Il ristorante di Maria si trova di fianco alla chiesa;[/esempio]
[esempio]Cadendo, ha battuto la testa all’indietro.[/esempio]
[esempio] Francesco arriverà in alto. [/esempio]
[esempio] Lara è scesa di sotto. [/esempio]
[esempio] Voglio vedere quel quadro da vicino. [/esempio]
[esempio] Da che parte si deve andare ? Per di là ? [/esempio]
[esempio] Nei dintorni, ci sono molte cose interessanti. [/esempio]
Locuzioni avverbiali di tempo (di valore analogo agli avverbi di tempo) rispondono alla domanda quando? e precisano la circostanza temporale in cui si svolge un’azione o si verifica un evento. In analisi logica essi costituiscono dei complementi avverbiali di tempo.
Sono locuzioni avverbiali di tempo: di ora in ora, nel frattempo, di buonora, una volta, un tempo, giorni or sono, poco fa, or ora, tra poco, in futuro, prima o poi, di frequente, di rado, di quando in quando, fino ad allora, da oggi, d’ora in poi, per sempre, sul tardi, in anticipo, in ritardo, per le lunghe, in men che non si dica, in un batter d’occhio, all’improvviso, in un baleno ecc.
[esempio] Ho riflettuto a lungo. [/esempio]
[esempio] Mi sono alzato di buon'ora.[/esempio]
[esempio] Conosco Stefano da sempre. [/esempio]
[esempio] Anna è in ritardo. [/esempio]
[esempio] Arriverò sul tardi. [/esempio]
[esempio] Vengo fra poco. [/esempio]
[esempio] D'ora in avanti le cose cambieranno. [/esempio]
[esempio] Vado allo stadio ogni tanto. [/esempio]
Locuzioni avverbiali di quantità (di valore analogo agli avverbi di quantità) rispondono alla domanda quanto? e indicano una quantità indefinita e imprecisata. In analisi logica essi costituiscono dei complementi avverbiali di quantità. Sono locuzioni avverbiali di quantità: a bizzeffe, all’incirca, in parte, né più né meno, per niente, per nulla, più o meno, poco meno, su per giù, un po‘, per un pelo, fin troppo, di gran lunga ecc.
[esempio] Quanto vale all'incirca ? [/esempio]
[esempio] Quanto tempo ci vorrà press'a poco ? [/esempio]
[esempio] Non sono per nulla contenta. [/esempio]
[esempio] Mi serve di più. [/esempio]
[esempio] Mi serve solo un piccolo aiuto, né più né meno. [/esempio]
[esempio] Cinzia parla fin troppo ! [/esempio]
- Locuzioni avverbiali di valutazione (di valore analogo agli avverbi di valutazione) esprimono valutazione o giudizio, affermando, negando o mettendo in dubbio qualcosa.
Locuzioni avverbiali di valutazione affermative: di certo, per certo, di sicuro, senz’altro, senza dubbio, per l’appunto, in tutti i modi, in tutte le maniere ecc.
[esempio] Vengo di sicuro. [/esempio]
[esempio] Vengo per davvero. [/esempio]
Locuzioni avverbiali di valutazione negative: per niente, per nulla, niente affatto, neanche per idea, nemmeno per sogno, meno che mai, in nessun modo ecc.
Locuzioni avverbiali di valutazione dubitative: quasi quasi, se possibile ecc.
Locuzioni avverbiali nell’analisi grammaticale
Per riconoscere le locuzioni avverbiali basta guardare se nella frase si può sostituire con l’avverbio, allora si tratta di locuzione e nell’analisi grammaticale deve essere considerata come un tutt’uno.
[esempio]A poco a poco (invece di scrivere lentamente, che è un avverbio di modo) = locuzione avverbiale di modo.[/esempio]
[esempio]A bizzeffe (invece di assai, che è un avverbio di quantità) = locuzione avverbiale di quantità.[/esempio]